Vignetta del giorno

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martedì 4 settembre 2007

Pierino contro tutti


Il procuratore antimafia Piero Grasso è inamovibile: "utilizzare i militari a presidio del territorio significa riconoscere la sconfitta".. A chi propone di inviare l'esercito nelle regioni meridionali, soprattutto in Sicilia, per una Vespri Siciliani 2 che presieda in punti strategici taglieggiati dalle mafie, il super Pierino risponde che non è necessario, che è sufficiente l'azione collettiva soprattutto dei commercianti i quali uniti in sincizio possono sconfiggere il racket con la semplice denuncia.. Ma nessuno gli ha detto: "Ah Pierino!!! Ma da quale parte stai??". Forse Pierino caldeggia per l'ABI (associazione becchini italiani)?? O per il Padrino IGP (indicazione geografica protetta)? Come può un'alta carica di questo taglio dire simili parole, come a far capire che il fenomeno è quasi sotto controllo e che basta "solo" che i commercianti si mettano d'accordo et voilà il problema è risolto. Quindi, leggendo fra le righe, il super procuratore anti mafia starebbe seduto nella sua comoda poltrona solo a predicare ed auspicare una rivolta di classe, una lotta (impari) tra gente già tartassata di tasse ed i ceffi dispettosi che propongono "polizze assicurative nostrane"! La sua ricetta è: "basta denunciare i malfattori ed il gioco è fatto..". I dati riguardanti gli esercenti siciliani, che per vivere e lavorare tranquilli si piegano al ricatto illegale, è sconfortante. Fino al 90% in città come Palermo e Catania. Forse le norme anti racket varate fino ad ora non sono così efficaci, o quantomeno non hanno elicitato una risposta di fiducia da parte dei commercianti nei confronti dello Stato di Roma. E poi, diciamola tutta, è più opportuno varare manovre finanziare per missioni internazionali di per sé discutibili, in cui inviare giovani militari strapagati per rischiare la pelle. Ed il sud Italia?? O meglio "le popolazioni del sud Italia" da chi saranno sorvegliate acché maturino "la cultura della legalità"?? (ricordate quella pubblicità del consiglio dei ministri di qualche mese fa??). Ciò che qualsiasi siciliano chiede da sempre allo Stato italiano è la sua presenza, così come la chiedevano quanti sono morti per l'assenza dello Stato sia come mezzi armati, sia come norme. Quale espediente migliore possiede lo Stato attualmente tout court per affermare la sua presenza e per dare una ventata di fiducia ai cittadini se non quello di inviare più forze armate, in questo caso l'esercito declinato ad attività di pattugliamento giorno e notte, a sorveglianza di punti sensibili, e perché no, a scorta di commercianti onesti che si ribellano al pizzo, della loro famiglia, delle loro case e negozi??! Ma sarebbe troppo dispendioso di soldi pubblici, meglio mandare l'esercito dai talebani originali, qui in Italia, secondo Piero, basterebbe solo che i commercianti si ribellino!! Adesso entra in gioco anche la Confindustria la quale propone la sua ricetta anti-pizzo : espellere dalla Confindustria i commercianti che pagano il pizzo e non denunciano le mafie.. È un continuo maramaldeggiare questi cuori di terracotta a cui si chiede a tutti i costi di diventare eroi a rischio della pelle! Adesso che pure le istituzioni puntano al ricatto, "sicuramente" la questione pizzo si risolverà definitivamente!!! Ma l'esercito no, quello non si tocca, figuriamoci, non l'hanno mandato nemmeno a proteggere Falcone, Borsellino, e tanti altri giudici e persone delle istituzioni a rischio... Vespri siciliani è stata pagata col sangue di quei martiri, solo quando si era allagato il pavimento di sangue i microrganismi opportunisti della politica italiana sono stati "costretti" a mandare l'esercito (25 Luglio 92), ma badate bene, non subito dopo la morte di Falcone (Maggio 92), ma con calma, giusto il tempo dei fuochi d'artificio per festeggiare Borsellino (19 Luglio 92). La questione meridionale è sempre aperta, irrisolta, perniciosa, anche perché non c'è intenzione di risolverla. Il prefetto di ferro Cesare Mori, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il regime fascista sono stati lampi fugaci ma di chiaro esempio che l'unica terapia al banditismo nostrano sia il pugno di ferro, accompagnato ad una capillare conversione delle coscienze e della cultura delle "popolazioni del sud". Finché ci saranno i Piero Grasso, l'antistato sarà lì al suo posto, libero di minacciare lo Stato, di imporre le sue regole, di imporre il suo welfarestate arrogante e violento foriero di povertà, sfiducia ed emigrazione.

PS Piero ma a te niente attentati?? Forse così capiresti la paura delle persone che NON scelgono di diventare eroi per caso.

2 commenti:

Patricia Gordillo Serrano ha detto...

Stimati Dave:

Vi invito affettuosamente a visitare il mio foglio o pagina in Internet dove troveranno i miei romanza e le mie poesie

Penso che per me possa essere molto importante leggere e lasciare il loro pensiero o interpretazioni sulle stessi poesie.

Volentieri


Patricia Gordillo

Córdoba - Argentina

www.patriciagordillo.com.ar




Mie poesie all' Italiano

Anonimo ha detto...

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