Vignetta del giorno

Vignetta del giorno

sabato 17 marzo 2007

Il cuore ha sempre ragione!!



Sento come mie le parole lette da diverse fonti: NOI NON SIAMO SOLO RAZIONALITA', qualcuno dirà che ho scoperto l'acqua calda, ma non è una stupidità, spesso lo dimentichiamo o vogliamo dimenticarlo..
Avevo già avuto la fortuna di leggere queste perle di saggezza in scrittori, poeti, filosofi che, ai tempi del liceo, mi avevano sussurrato fra le righe: "Ragazzo, tu non sei solo ratio, ma anche pathos, non sei solo logos, ma soprattutto thumos"; come studente negligente avevo solo letto e studiato superficialmente, solo per superare un'interrogazione, solo per un misero voto a breve termine!
La vera ricchezza di quelle parole è andata perduta, non sono state usate al momento opportuno, non ho ascoltato Socrate che mi diceva "Conosci te stesso", non ho ascoltato Mimnermo che mi diceva "mai troppo, conosci quale ritmo regge gli Uomini", Oratio che cantava l'aura mediocritas...

Io penso che il nostro corpo sia Natura allo stato puro, esso segue i cicli della Natura, perchè dalla Natura proviene; risponde ai cicli del giorno e della notte, delle stagioni, del freddo e del caldo, segue ritmi circadiani, fugge la monotonia, il restare fermo, esso è in fieri, muta continuamente e cambia come il fiume di Eraclito.

Io sbagliavo perchè pensavo che con la forza di volontà si può tutto, non c'è niente che non si possa fare con la forza di volontà (mi dicevano), io posso tutto, l'UOMO è arrivato sulla luna...

Allora ho capito che nessuno di noi con "LA SOLA FORZA DI VOLONTA'" può riuscire sempre a vincere sull'animalità del nostro corpo, nessuno può impedire al nostro corpo di girarsi e rigirarsi nel letto durante il sonno notturno, perchè esso abbisogna di cambiare posizione, e lo fa automaticamente senza chiederci il permesso, senza chiederci nulla, perchè lo fa secondo Natura, perchè se restasse fermo i muscoli avrebbero crampi, le parti di appoggio della cute sul
materasso a lungo andare, essendo schiacciate tra l'osso e la superficie d'appoggio, comprimerebbero i vasi sanguigni del derma portando a necrosi ed ulcerazione (è quello che succede ai poveretti immobilizzati nei reparti di terapia intensiva, geriatria, neurochirurgia, ecc).
La Natura previene tutto ciò, volente o nolente, il nostro corpo si muove durante la notte senza il nostro permesso, esso decisamente non risponde ai nostri comandi, quando può ci accontenta come una madre premurosa, ma spesso chiediamo tanto, troppo, non ascoltando i suoi consigli lungimiranti.
Il nostro cuore batte, batte in continuazione, non si chiede il perchè, lo fa e basta, non risponde alla nostra VOLONTA' (e meno male), chi è mai riuscito a chiedergli di fermarsi? E coloro che sono morti per arresto cardiaco, quanti sono riusciti a chiedergli di riprendere a battere?
Il nostro corpo si vuole bene, per il principio di autoconservazione tutte le nostre cellule che lo compongono sono "sanamente" egoiste, ma l'UOMO è l'unico essere del creato che può riuscire a desiderare la morte, perchè è l'unico che non rispetta la sua Natura, i suoi limiti, e si
ammala...
L'UOMO del nostro tempo è ammalato subclinicamente, è ammalato e non lo sa!! Sin da piccoli siamo spremuti come limoni a fare bene, a fare sempre meglio, a competere a scuola, a competere nel mondo del lavoro, ad omologarci ma allo stesso tempo ad eccellere sugli altri, ci dicono e ci ripetiamo "ci devo riuscire", "ce la devo fare", frasi da malati inconsapevoli; nessuno conosce più l'
otium latino, inteso non come pigrizia, ma come sano riposo attivo, nessuno legge Lucrezio, nessuno conosce la cultura orientale dell'ISTANTE, tutti corriamo, facciamo di tutto per avere di più per affermarci nel mondo; così facendo ci ammaliamo, perchè non soddisfiamo i piaceri e ancor di più le necessità della nostra povera carcassa che ci sopporta.

In un libro ho letto una metafora piacevole che vorrei condividere: la parte razionale della nostra mente è come una mosca seduta in groppa su un elefante (la parte inconscia ed emotiva); quest'ultimo vaga per la foresta alla ricerca di acqua, la mosca dall'alto gli dice: "Laggiù a 500 metri c'è un ruscello, muoviti, dai ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare..", ma l'elefante stanco, vede una pozzanghera poco vicino e si ferma a bere ignorando la mosca. Ecco noi spesso vogliamo essere come quella mosca, ma ci scontriamo con il nostro "pesante" corpo che ha tempi e dinamiche proprie, che spesso per egoismo, competizione, superbia, non vogliamo minimamente ascoltare.
Dobbiamo accettare i nostri limiti, senza soffrire, è difficile soprattutto per chi come me è sempre stato abituato ad avere tutto e subito, dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro corpo, le sue esigenze, sapere quando gli si può chiedere di fare di più e quando bisogna lasciarlo riposare per farlo ricaricare delle energie disperse, non bisogna costringerlo in schemi rigidi, la Natura non ha schemi, non classifica, non conosce linee diritte o cerchi perfetti, è l'UOMO
che classifica, ordina, costruisce strade diritte e piazze perfettamente rotonde, la Natura no, si esprime con un magma irregolarmente perfetto (perdonatemi l'ossimoro!).
Dobbiamo lasciarci vincere, non sapete come è bello lasciarsi vincere.
Questo non vuole essere un encomio all'edonismo, la disciplina, per riuscire, è fondamentale, ma per poter lanciare una freccia bisogna prima caricare l'arco e tendere il filo, non altrimenti.
Solo conoscendo il nostro corpo esso ci potrà accontentare negli sforzi più duri donandoci le energie che è riuscito a mettersi da parte. E'qui il segreto, capire il ritmo del "giorno" e della "notte".
"Il CUORE HA SEMPRE RAGIONE".

3 commenti:

ignipott ha detto...

Aldilà di quello che hai scritto... sei medico o studi medicina? Io studio medicina e il linguaggio che usi...Ciao.

Dave ha detto...

Sì, studio medicina.. Spero ancora per poco :-)
Ciao a presto

tittielameraviglia ha detto...

il segreto è non conoscere mai del tutto se stessi,così c'è sempre il brio di scoprire qualcosa tra"noi e noi" anche se chi ci circonda è troppo ottuso per farlo.
La razionalità è la moderazione dell'illimitao istinto.
Bello il sostantivo"animalità"
Io ho un graziosa animalità finchè mi rigiro nel letto,anche se mi perdo nei capelli ogni tanto.