Vignetta del giorno

Vignetta del giorno

martedì 4 settembre 2007

Pierino contro tutti


Il procuratore antimafia Piero Grasso è inamovibile: "utilizzare i militari a presidio del territorio significa riconoscere la sconfitta".. A chi propone di inviare l'esercito nelle regioni meridionali, soprattutto in Sicilia, per una Vespri Siciliani 2 che presieda in punti strategici taglieggiati dalle mafie, il super Pierino risponde che non è necessario, che è sufficiente l'azione collettiva soprattutto dei commercianti i quali uniti in sincizio possono sconfiggere il racket con la semplice denuncia.. Ma nessuno gli ha detto: "Ah Pierino!!! Ma da quale parte stai??". Forse Pierino caldeggia per l'ABI (associazione becchini italiani)?? O per il Padrino IGP (indicazione geografica protetta)? Come può un'alta carica di questo taglio dire simili parole, come a far capire che il fenomeno è quasi sotto controllo e che basta "solo" che i commercianti si mettano d'accordo et voilà il problema è risolto. Quindi, leggendo fra le righe, il super procuratore anti mafia starebbe seduto nella sua comoda poltrona solo a predicare ed auspicare una rivolta di classe, una lotta (impari) tra gente già tartassata di tasse ed i ceffi dispettosi che propongono "polizze assicurative nostrane"! La sua ricetta è: "basta denunciare i malfattori ed il gioco è fatto..". I dati riguardanti gli esercenti siciliani, che per vivere e lavorare tranquilli si piegano al ricatto illegale, è sconfortante. Fino al 90% in città come Palermo e Catania. Forse le norme anti racket varate fino ad ora non sono così efficaci, o quantomeno non hanno elicitato una risposta di fiducia da parte dei commercianti nei confronti dello Stato di Roma. E poi, diciamola tutta, è più opportuno varare manovre finanziare per missioni internazionali di per sé discutibili, in cui inviare giovani militari strapagati per rischiare la pelle. Ed il sud Italia?? O meglio "le popolazioni del sud Italia" da chi saranno sorvegliate acché maturino "la cultura della legalità"?? (ricordate quella pubblicità del consiglio dei ministri di qualche mese fa??). Ciò che qualsiasi siciliano chiede da sempre allo Stato italiano è la sua presenza, così come la chiedevano quanti sono morti per l'assenza dello Stato sia come mezzi armati, sia come norme. Quale espediente migliore possiede lo Stato attualmente tout court per affermare la sua presenza e per dare una ventata di fiducia ai cittadini se non quello di inviare più forze armate, in questo caso l'esercito declinato ad attività di pattugliamento giorno e notte, a sorveglianza di punti sensibili, e perché no, a scorta di commercianti onesti che si ribellano al pizzo, della loro famiglia, delle loro case e negozi??! Ma sarebbe troppo dispendioso di soldi pubblici, meglio mandare l'esercito dai talebani originali, qui in Italia, secondo Piero, basterebbe solo che i commercianti si ribellino!! Adesso entra in gioco anche la Confindustria la quale propone la sua ricetta anti-pizzo : espellere dalla Confindustria i commercianti che pagano il pizzo e non denunciano le mafie.. È un continuo maramaldeggiare questi cuori di terracotta a cui si chiede a tutti i costi di diventare eroi a rischio della pelle! Adesso che pure le istituzioni puntano al ricatto, "sicuramente" la questione pizzo si risolverà definitivamente!!! Ma l'esercito no, quello non si tocca, figuriamoci, non l'hanno mandato nemmeno a proteggere Falcone, Borsellino, e tanti altri giudici e persone delle istituzioni a rischio... Vespri siciliani è stata pagata col sangue di quei martiri, solo quando si era allagato il pavimento di sangue i microrganismi opportunisti della politica italiana sono stati "costretti" a mandare l'esercito (25 Luglio 92), ma badate bene, non subito dopo la morte di Falcone (Maggio 92), ma con calma, giusto il tempo dei fuochi d'artificio per festeggiare Borsellino (19 Luglio 92). La questione meridionale è sempre aperta, irrisolta, perniciosa, anche perché non c'è intenzione di risolverla. Il prefetto di ferro Cesare Mori, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il regime fascista sono stati lampi fugaci ma di chiaro esempio che l'unica terapia al banditismo nostrano sia il pugno di ferro, accompagnato ad una capillare conversione delle coscienze e della cultura delle "popolazioni del sud". Finché ci saranno i Piero Grasso, l'antistato sarà lì al suo posto, libero di minacciare lo Stato, di imporre le sue regole, di imporre il suo welfarestate arrogante e violento foriero di povertà, sfiducia ed emigrazione.

PS Piero ma a te niente attentati?? Forse così capiresti la paura delle persone che NON scelgono di diventare eroi per caso.

martedì 19 giugno 2007

I poveri senza denti



La mensa milanese "Pane quotidiano" denuncia un aumento del 30% nell'ultimo anno di pensionati che usufruiscono della mensa per i poveri.. Per un totale di quasi mille pasti quotidiani. La povertà, dunque, nel nostro paese sta ingoiando le sue vittime, e non fa più vergogna, non è più solo degli extracomunitari la povertà (molti dei quali la superano immettendosi nelle attività illegali di spaccio-prostituzione-rapine), adesso si è democratizzata colpendo le fasce deboli della nostra società. Una pensione di 500 euro al mese, in una città in cui un affitto può arrivare a costare anche 700 euro al mese è l'illusione per sentirsi ancora normali.. Ebbene.. Ormai i nodi sono arrivati al pettine. L'effetto euro è ora palpabile, disastroso e turbolento come previsto. Questa non è un'invettiva contro l'euro, ma contro chi ha permesso in Italia di non salvaguardare gli italiani dai rincari spropositati dei prezzi dei consumi e del caro vita in generale. Tutti sanno che l'euro di fatto ha raddoppiato i prezzi, tutto costa il doppio, l'inflazione non è del 2% o giù di lì, la pizza di 5000 lire oggi costa come minimo 5euro, in pratica il doppio. Ma gli stipendi di dipendenti e operai sono raddoppiati? Non mi sembra, 800 euro per operai, 1200-1400 per i dipendenti. Sono pressapoco i vecchi stipendi, solo covertiti. In pratica tutti gli italiani con reddito fisso hanno perso di metà il potere di acquisto nel passaggio 2001-2002. Ma in tutto questo qualcuno ne avrà beneficiato. I commercianti. I prezzi impazziti di certo erano rincarati dai commercianti che hanno rialzato tutti i costi dell'economia. Ma perché nessuno è intervenuto a calmierare i prezzi quando poteva? Perché lo Stato è rimasto a guardare mentre tutti i listini salivano all'impazzata? Perché non sono stati sguinzagliati i finanzieri a multare chi avesse alzato a dismisura i prezzi (come hanno fatto in Germania)? Ai posteri la sentenza è arrivata, e pure dolorosa. Il cavaliere, il patron dell'azienda fatta persona, dalle torri dei suoi colossi commerciali, che interesse aveva a far varare leggi contro i rialzi eccessivi? In fondo lui possiede un po' di tutto, compresi centri commerciali, come poteva andare contro gli aumenti dei prezzi? E poi era più interessato a salvare Previti, a varare norme per evadere il fisco e risparmiare sui diritti televisivi, a regalare decoder televisivi prodotti dal fratello e pagati con gli stessi soldi degli italiani per vendere partite a 3 euro, insomma a fare i fatti suoi, tant'è che durante il governo di Forza Italia, la Mediaset ha appianato i bilanci ed addirittura è passata in attivo.. Alla fine della fiera sono sempre i più deboli a farne le spese, mentre i furbetti bancarottieri e affossafamiglie diventano sempre più ricchi ed intoccabili. Chi non ha alle spalle un patrimonio immobiliare di proprietà, oggi in Italia rischia la strada. Ha colpito oltre ai pensionati altre fasce delicate della società. Tra questi soprattutto i giovani che cercano di immettersi nel mondo del lavoro, con la precarietà ha visto allungarsi l'adolescenza fin dopo i trent'anni, aumentando i rischi di comportamenti di devianza come abuso di droghe ed alcool, e le giovani coppie costrette a contrarre mutui infiniti per mettere su casa e far nascere bambini indebitati, oltre che per il debito pubblico, adesso anche per il debito che il padre molto probabilmente gli lascerà in eredità. Povera Italia, finiremo per comprare lo zucchero con carriole piene di banconote di euro??

lunedì 11 giugno 2007

L'era degli illusionisti e del trans-regime


Grazie alla tecnologia l'Uomo contemporaneo si è affrancato più facilmente dall'ignoranza e con essa dalla schiavitù culturale e sociale. All'inizio fu la stampa che permise con pochi sforzi di diffondere democraticamente e velocemente informazioni riguardanti i monarchi, le guerre, le ingiustizie, le torture dell'inquisizione. I pamphlet erano duri attacchi sferrati contro i sanguinari ed oscurantisti sovrani. Poi la fotografia ed il cinema hanno ancora avvicinato le persone alla capillarizzazione della cultura e della denuncia sociale, per arrivare alla tv, compagna, consigliera, finestra sul mondo che ha massicciamente azzerato il divario di distanze, culture, vuoti di conoscenza, facendo conoscere a tutto il mondo lo scempio dell'olocausto che, agevolato dalla nebbia del silenzio, troppo tardi ha rivelato l'ingrediente segreto delle saponette prodotte dai tedeschi. Che peso ha oggi la tecnologia sulla diffusione dell'informazione e del sapere e dunque sulla critica storica e politica su cui si fonda una sana democrazia?? Cosa succederebbe se venissero taroccate e distorte le informazioni? Quanto i media moderni influiscono sulla vita dei cittadini? Queste sono domande di non poco conto, considerando che oggi la tv è la principale fonte d'informazione degli italiani, perché sono pochi quelli che s'informano da più giornali, pochissimi coloro che leggono libri, altrettanto pochi coloro che s'informano via internet, considerando che l'Italia ha una popolazione prevalentemente matura ed informaticamente analfabeta. Per cui è assodato che la tv è un instrumentum regni, potremmo azzardare, se qualcuno riuscisse a veicolare, ora esaltando, ora zittendo le informazioni a proprio piacimento plagiando l'opinione pubblica. Per fare un esempio basti pensare alla guerra in Iraq, periodo in cui sulle tv iraqene mandavano in onda tutti i giorni notizie rassicuranti e annunciatrici di vittorie quando invece il generale Norman Schwarzkopf aveva sbaragliato le truppe di Saddam con uno starnuto. E cosa c'è da meravigliarsi? In qualsiasi regime è successa sempre la medesima cosa. È per questo che alla base di una sana democrazia c'è l'informazione. A questa si aggiunge il diritto alla sicurezza, il diritto alla salute, il diritto all'istruzione, il diritto di voto e il diritto di espressione , anche religiosa. Questo si è ottenuto con secoli di battaglie, rivoluzioni culturali e rivoluzioni armate, uccisioni di massa, genocidi, contaminazioni culturali, guerre intestine, colonizzazioni e via dicendo. La migliore forma di potere sperimentata e verificata dai paesi più evoluti e quindi auspicata a tutti i paesi del mondo, è senz'altro la democrazia, là dove sia una VERA democrazia. Man mano che i sistemi politici si addentrano in nuovi scenari globali e moderni, si scoprono vulnerabilità e bugs della democrazia a cui solo i più accorti prestano attenzione, e spesso sono ignorati o forse avallati tacitamente dai governanti che ne traggono benefici. Pensare che in uno stato come l'Italia, si possa involvere in una dittatura, dopo il fascismo, sarebbe impensabile, perché ormai il popolo italiano ha sperimentato sulla propria pelle la dittatura, ne ha saggiato gli effetti negativi e da sola ha maturato la democrazia, invocando anche l'aiuto della liberazione anglo-americana e scrivendo una carta costituzionale che cerchi di impedirne l'avvento in tutti i modi. Ma gli italiani sono stati, de facto, sotto un'altra dittatura e nemmeno se ne sono accorti. Durante l'ultimo governo Berlusconi, il non vedere opponenti politici scomparire o lo scioglimento delle camere e l'accentramento dei poteri nelle mani di un solo esponente, ha illuso le persone di essere ancora nella Repubblica postfascista, anche se la somiglianza tra Mussolini e Berlusconi è sensazionale, oltre che nella fisionomia, anche nello svolgere più ministeri contemporaneamente... È normale che un ritorno all'ancient regime ne pas possible, sarebbe stato rigettato come un trapianto mal riuscito, la costituzione stessa è garante, ma cambiando la vecchia confezione ad un regalo ricevuto con una nuova e gradevole, lo si può riciclare perfettamente. È come il periodo dei revival, in cui gli stilisti, non sapendo che inventarsi, rispolverano i figli dei fiori e rimettono in passerella, riciclando, i jeans a zampa d'elefante o gli occhialoni a goccia. La metafora calza, e Berlusconi, reincarnazione mussoliniana, per fare i fatti suoi (sogno atavico di qualsiasi paperone narcisista senza scrupoli) ha capito di avere dei mezzi potentissimi, come un contatto diretto quotidiano con i cittadini, ha capito gli enormi poteri delle immagini, che qualcosa non esiste se non "vive"in tv, non importa se reale o fantastico (questo ricorda Marquèz:"la vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda, per raccontarla"), ed è riuscito ad aggirare un sistema politico obsoleto e non pronto per un golpe mediatico.. Una Italia democrazia fuori e dentro regime! Un miracolo, un'illusione straordinaria a cui hanno creduto più della metà degli italiani per tanti anni, David Copperfield è un principiante a confronto! Come si può definire quella Repubblica in cui un individuo, riesce insieme ai suoi fedelissimi (anche prezzolati) ad "aggiustare" o adattare leggi per depenalizzare o far cadere in prescrizione i propri processi pendenti? Oppure quella Repubblica in cui tutti i media d'informazione sono direttamente ed indirettamente controllati, gestiti, foraggiati sempre dalla medesima persona? Nel momento in cui un individuo possiede L'INFORMAZIONE, IL POTERE ECONOMICO ED IL POTERE POLITICO-LEGISLATIVO COME POSSIAMO DEFINIRLO? Mussolini, Hitler, Castro, Mao, Saddam hanno avuto questi poteri fra le mani?? La risposta qual'è? Qualcuno crede ancora nell'imparzialità del Tg5? Certamente di fronte alla spudoratezza di Fede il Tg5 è NewYorkTimes, Striscia la Notizia dà qualche buffetto sbilanciandosi solo sulla pelata o al massimo sul cavaliere mascarato.. Biagi-Santoro-Luttazzi silurati come apprendisti da quattro soldi perché avevano osato scoperchiare qualche pentola, qualsiasi avversario tacciato di comunismo, giudici spostati, processi spostati, leggi pro e ad personam... Come è evidente non c'è nemmeno bisogno della violenza o di omicidi misteriosi, bastano dei semplici decreti legge, un ritocco qui, un ritocco lì, una moglie del capo dell'opposizione assunta nei propri telegiornali, un favore a qualche altro oppositore, qualche mazzetta di straforo là... A farne le spese, senz'altro, è chi non sa di non sapere, ma questo è l'obbiettivo dell'illusione, far pensare al popolo italiano di avere una costituzione del dopoguerra ancora efficace contro i moderni millantatori. L'informazione che conta è oscurata, affievolita, sussurrata, mentre il gossip, il grande fratello, tette e culi, la propaganda di regime e gli elogi del presidente imprenditore (non più operaio, i tempi sono cambiati da quando Mussolini si faceva ritrarre mentre falciava in canotta il grano), sono sparati a go go sulle reti e sui giornali berlusconiani, tutti trucchi di uno che con la pubblicità si è arricchito ed ha lavato cervelli di milioni di persone, mistificando, facendo incantesimi, trucchi da prestigiatore, girando velocemente le tre carte.. Ed eccoci qui ancora a non sapere niente su ciò che è veramente importante, niente dei reati dei nostri parlamentari, di quanto guadagnano, perché loro possono avere il mantenimento delle ex mogli e noi niente DICO, niente sugli inciuci e sugli scandali dei politici, niente sui misfatti di Berlusconi&company, niente sui mandanti occulti delle stragi di Palermo, niente sul caso Ustica e sull'attentato di Bologna, niente sulla sentenza Andreotti; ma d'altra parte siamo tutti informatissimi su tutti gli amanti dell'Arcuri, sui tatuaggi della Canalis, quanti chili ha preso Bobo Vieri, chi ha vinto il campionato inglese e quanti milioni di euri ha pagato Ronaldo il Milan. Normalmente in una vera democrazia ci si aspetterebbe che l'informazione controlli il mondo politico che a sua volta controlli l'economia.. Oggi, nel trans-regime (regime dalle sembianze di democrazia, termine suggerito da Sircana e Lapo), l'economia controlla la politica che controlla a sua volta l'informazione!! Siamo ancora più inermi, più spaesati, più confusi di quanti vivono in una dittatura con la limitazione di espressione. Almeno a Cuba te ne fai una ragione e cambi paese.. Il trans-regime, infatti, sta alla democrazia così come il terrorismo internazionale sta ad un esercito in divisa e ben riconoscibile. La sua peculiarità è la difficoltà a riconoscerlo, per questo più insidioso e pericoloso. È la capacità di mimetizzarsi, di avere escogitato (o forse si è formato per selezione naturale?) una evoluta forma di regime del nuovo millennio. Subdolo, ma nella sostanza uguale a tutte i regimi del passato o contemporanei, diciamo un regime pseudodemocratico, o un "regime light" per gli amanti delle diete. Solo meno eclatante, perché questo è il segreto che lo mantiene vivo, non ci sono più squadre armate con purganti e manganello, ma umili-ignari-fedeliallatranscostituzione poliziotti che assolvono gli ordini del trans-regime. Nonostante il governo sia ora di sinistra, è chiaro che il trans-regime sia in stand-by, come un virus erpetico allo stato di latenza nei gangli nervosi, pronto a replicarsi nuovamente alla minima opportunità, usando la sinergica azione della propaganda di regime sui canali principali della tv (tra un Beatiful e un Maurizio Costanzo), sempre continuando a preparare il campo per il ritorno "ufficiale" del trans-regime. Infatti, nonostante la sinistra sia al governo, non si spiega perché non sia stato ancora discusso ed approvato un piano legislativo per sbarrare la strada delle candidature politiche a quanti siano in conflitto d'interesse, per evitare che uomini economicamente potenti o detentori di concessioni pubbliche come Berlusconi siano allo stesso momento controllori e controllati, sinonimo che il trans-duce sia riuscito a tenere i fili del potere anche da dietro le quinte, mentre recita la parte da oppositore; non si spiega perché non sia stata ripristinata la legge elettorale che ha tolto al cittadino il diritto di scegliere da chi essere rappresentato in parlamento; non si spiega perché non vengano espulsi i delinquenti presenti in parlamento condannati definitivamente (tanti del partito forzista); non si spiega perché Prodi abbia messo un prestanome del trans-duce al ministero della giustizia, risultato: un mega indulto per scarcerare i bancarottieri, quanti non erano prescrivibili, e tutti coloro che non si era riusciti a salvare con le leggi ad personam nel governo 2001-2006. Insieme a questi pochi, sono usciti quasi 30000 detenuti in tutta Italia!!! È come buttare dei fumogeni per coprire gli spostamenti dei soldati in guerra. Ne ha pagato le conseguenze la gente scippata, stuprata, rapinata e bastonata in casa dai delinquenti indultati e dai neodelinquenti che hanno capito, grazie all'indulto, che è meglio delinquere che andare a lavorare, anche i giovani morti per overdose e per incidenti automobilistici da stupefacenti ne hanno pagato, grazie agli spacciatori ritornati ai mestieri, la giustizia in termini di credibilità ne ha pagato, il governo di sinistra che ha scoperto il fianco all'opinione pubblica ed ha offerto l'occasione per il malcontento, lo Stato tutto nella sua interezza.. Proprio una mossa diabolica da parte del trans-duce che con una sola mossa ha dato un colpo al cerchio ed uno alla botte! È per questo che è meglio che ci interessiamo del caso Corona e della Moric, noi poveri iloti, come oppium populi (visto che la religione ormai non consola più nessuno, a parte i pedofili...), così il trans-duce sguazzerà a piacimento nella confusione e nello stordimento generale, venendo pure acclamato dal popolo bue come ammodernatore, liberatore e liberale, mafioso e ppiduista che si è fatto da sé, esportatore di giustizia e democrazia! Ma non c'è da stupirsi più di tanto, l'Italia da sempre è stata la patria dei paradossi e dei contrasti, della carota e del bastone, del perdono di Dio e delle torture dell'inquisizione, del rosso e del verde della bandiera, dei mafiosi ma democristiani praticanti, dei ricchi ma senza meriti, dei benpensanti ma puttanieri, dello stato e dell'antistato, in una sola parola ed incarnazione..dei Mastella!!! Ma un accenno di speranza e di fiducia per il futuro lo si può tracciare: così come la resistenza partigiana, anche nel trans-regime c'è la nuova resistenza. Siamo noi wikipediani, youtubbisti, bloggaroli e travagliati affetti dalla grillaria, un popolo crescente che ha capito l'inganno del trans-regime e quali mezzi usa per ipnotizzare le masse con i canti delle sirene che si odono provenire dai trans-tg. Quando l'informazione via web soppianterà quella televisiva, allora non ci sarà modo per il trans-duce di nascondersi ancora dietro le tette dell'Arcuri, monterà lo sdegno, e l'ignominia cancellerà il suo nome e lo ascriverà nelle buie pagine della storia italiana, insieme al nome di Mussolini e a quello di Andreotti. Quo usque tandem, Catilina?!

giovedì 17 maggio 2007

Il Puparo



"Il puparo, curava lo spettacolo, le sceneggiature, i pupi, e con un timbro di voce particolare riusciva a dare suggestioni, ardore e pathos alle scene epiche rappresentate. I pupari, pur essendo molto spesso analfabeti, conoscevano a memoria opere come la Chanson de Roland, la Gerusalemme liberata e l'Orlando furioso." (fonte Wikipedia)


Leggo, ormai senza meraviglia, dal Corriere della Sera del 17 Maggio 2007:

"«L'Udeur si asterrà sul conflitto di interessi». «La decisione riguarda sia la Camera che il Senato. Serve una verifica di Governo ai primi di giugno» (Mastella).

ROMA - L'astensione dell'Udeur sul conflitto di interessi, la verifica di governo ai primi di giugno e l'assegnazione della presidenza della Rai all'opposizione. Per il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, è arrivato il momento di affrontare alcuni dei nodi al pettine tornati alla luce negli ultimi tempi. «L'Udeur si asterrà sul conflitto di interessi sia alla Camera che al Senato» annuncia il Guardasigilli nel pomeriggio, conversando con i giornalisti in Transatlantico (e in serata arriverà il più o meno indiretto apprezzamento del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, secondo il quale «la legge sul conflitto di interessi non avrà i numeri in Parlamento perché a sinistra ci sono tanti galantuomini).

PRESIDENZA RAI - Mastella affronta poi anche la questione Rai. «Il Consiglio di amministrazione deve andare a casa - afferma - oppure deve dimettersi Petruccioli perché il presidente spetta all'opposizione». «Non si può avere tutto - spiega - la maggioranza in consiglio, il presidente e anche il direttore generale. Cappon dicono che è neutro, io neutro non lo conosco, conosco solo maschile e femminile». Secondo Mastella, eliminando «questo problema che è un macigno, allora puoi discutere anche sul conflitto d'interessi». Il Guardasigilli ribadisce più volte il concetto anche con una battuta in dialetto sul presunto attaccamento del presidente Rai alla sua posizione: «Poi dicono a me che sono attaccato alla poltrona...chill' (Petruccioli, ndr) a poltrona s'a port'appriess'». E a chi lo accusa di volere poltrone in Rai, Mastella replica: «Io i posti non li voglio ma mi chiedo: perché li devono prendere solo Ds e Margherita?».

VERIFICA DI GOVERNO - Che i rapporti tra gli alleati di maggioranza vadano chiariti Mastella lo afferma anche più tardi. Il ministro chiede infatti una «verifica nel Governo e nella maggioranza» ai primi di giugno, subito dopo le elezioni amministrative.

LA REPLICA DI FASSINO - «Non c'è bisogno di nessuna verifica». Il segretario dei Ds, Piero Fassino, al termine di un comizio elettorale a Rieti, risponde così alla richiesta del leader dell'Udeur.

17 maggio 2007"

A quanti ancora non se ne siano accorti... Mastella è il prestanome di Berlusconi, il burattino, la cimice, la mina, il cavallo di Troia, la breccia, la talpa, il vice a sinistra, l'asso nella manica...

E Berlusconi il "puparo".

Mastella è il caso più eclatante..

Con i soldi si compra tutto, anche la dignità delle persone.


venerdì 11 maggio 2007

Cosa rimane di noi??!?!


"Spero che la Sicilia valga questo sacrificio!!!".
Siamo nel 2007. Il ponte sullo Stretto di Messina non si è più fatto. Era meglio, non era meglio? Lo voleva la destra, la sinistra no... Cosa se ne può dedurre alla fine della fiera? In soldoni, in una linea netta che taglia a metà il foglio e tira le somme.. Addizioniamo i soldi che sono stati investiti, addizioniamo i soldi impegnati come caparra, addizioniamo i soldi in megaconsulenze di fattibilità, di stabilità, di impact ambientale, addizioniamo, addizioniamo, addizioniamo... Ma quanti soldi sono stati buttati con un colpo di spugna? Quanti anni di lavoro in progetto azzerati? I messinesi e i calabresi lo volevano? Non lo volevano? Sicuramente avrebbe rilanciato il turismo in Sicilia, forse avrebbe incentivato il riassetto delle strade che avrebbero portato al ponte (la Salerno-Reggio) e le strade interne alla Sicilia.
("Spero che la Sicilia valga questo sacrificio!!!").
Ora, in definitiva, cosa abbiamo? Il ponte non c'è. E i soldi destinati al ponte riconvertiti in moneta sonante per le opere pubbliche nostrane?
Sento puzza di zolfo, Mefisto alle spalle dei politici nostrani sta tessendo le tele per raccogliere le monete sonanti che cadranno dal cielo come ciliege succulente, tutti pronti e frizzy frizzy a far incetta di più soldini possibile..
Finirà che come al solito, il buco nero della politica risucchierà tutto con ingordigia, lasciandoci senza opere pubbliche, la Messina-Palermo ancora vista mare, così vista mare da finirci dentro, il 60% del territorio senza autostrade, ma con le più che sicure statali e strade sterrate; le ferrovie sono ancora a monobinario in molti punti, risultato un treno deve fermarsi per far passare il treno che viene incontro; migliaia di passaggi a livello inducono i treni a rallentare (risultato Agrigento-Palermo quasi 5 ore di pellegrinaggio contro le scarse 2 ore necessarie in macchina), ma soprattutto lasciandoci senza quell'opera che avrebbe lustrato la Sicilia come terra dalle nuove capacità costruttive e architettoniche, l'isola non più "isola" e non solo la terra del Padrino... Ma si vede che i Siciliani devono rimanere isolati per destino, nel particolarismo e nell'arretratezza culturale, non so se perché così è meglio, così è più facile raggirarli e fare credere loro quel che si vuole, far credere che Totuccio Cuffaro è una persona illibata, è una persona che ha dato alla Sicilia quello scatto di progresso che non aveva mai avuto.. Ma dove? Ma quando? La Sicilia è e continua ad essere arretrata di 50 anni rispetto al resto d'Italia, la Sardegna non ci vede più, ha sfruttato quello di cui anche noi disponiamo, il turismo; la Calabria ci sta superando, è piena di residence ovunque vai...
("Spero che la Sicilia valga questo sacrificio!!!").
La mancanza di informazione ha fatto sì che Cuffaro dopo i "GRANDI" progressi della Sicilia, venisse rieletto nuovamente come presidente della Regione Sicilia, nonostante le sue accuse di associazione mafiosa, le intercettazioni e le testimonianze dei pentiti contro di lui, nonostante la Sicilia è sempre allo stato brado...
Strano, avrei dato per scontato l'elezione della Borsellino, visto che il fratello ha urtato il culo su una bomba per la libertà dei Siciliani dall'oppressione della Cosa Organizzata, ma qualcosa non è andato come doveva.. Forse la Borsellino era troppo ONESTA??? Mi fa male solo pensare che non sia stata votata, è più di uno schiaffo morale, è stata un'altra via D'Amelio!!! Perché si è preferito Toty Hood che ruba ai poveri per dare ai mafiosi??!?
"Spero che la Sicilia valga questo sacrificio!!!".
((Immagino Paolo dire queste parole, mentre ingoia l'asfalto ed il sangue rappreso dal calore))
Non è più il momento di permettersi l'ignoranza, penso che chi crede alle favole di Berlusconi-Cuffaro-CDL debba leggere almeno la storia di questi personaggi, andare su Wikipedia
e leggere chi sono costoro, leggere che il padre di Berlusconi riciclava nella sua banca soldi della mafia, che lo stesso Berlusconi ha preso il mafioso Mangano dentro casa sua per 2 anni, sotto copertura di "stalliere", per assicurarsi protezione dai sequestri di persona, leggere il rapporto Cuffaro-Gruttadauro-Aiello, leggere insomma l'informazione alternativa, non i TG televisivi infarciti di gossip per distrarre le persone dai problemi seri... Ma la gente non sa, o fa finta di non sapere e vedere, forse fa parte delle tradizioni popolari care ai Siciliani, e continua a votare Forza Italia, UDC, continua ad appoggiare queste persone pulite, oneste ma soprattutto dedite alla politica per il bene del popolo, che fanno ancora i soliti discorsi copia-incolla "Siamo per una Sicilia più grande, più sicura, più moderna, più più più", parole ed aria fritta, questo sono i nostri politici (...).
Posso concludere, DESUMENDO IN MANIERA SILLOGISTICA, che chi oggi decide di votare questi partiti o è un IGNORANTE o una persona POCO ONESTA, o peggio ancora, tutte e due!!!
A quanti si accingono a votare alle Amministrative, spero gli fischino le orecchie prima di votare!!!


"Spero che la Sicilia valga questo sacrificio!!!".
Voi cosa rispondete?

giovedì 29 marzo 2007

So, so you think you can tell



"So, so you think you can tell Heaven from Hell,
blue skies from pain.
Can you tell a green field from a cold steel rail?
A smile from a veil?
Do you think you can tell?"

Allora, pensi di saper distinguere il paradiso dall'inferno,
i cieli azzurri dal dolore.
Sai distinguere un campo verde da una fredda rotaia d'acciaio?
Un sorriso da un pretesto?
Pensi di saperli distinguere? (Wish you were here - Pink Floyd)

Giudicare implica una serie di schemi mentali che si sono costruiti nel tempo grazie ad esperienze personali, educazione dei genitori, modelli ambientali, familiari. Spesso questi schemi stridono con quelli di altre persone, e lì costruiamo il "muro", ogni schema è "another brick in the wall", che ci separa dalle persone, dagli amici, dai parenti, moltissime volte prima di separarci ci fa scontrare, litigare, inveire contro.

Dovrebbe essere insegnato a scuola l'arte dialettica, l'arte del confronto senza scontro, senza alzare i toni, senza esasperare...
Giudicare è indispensabile, non si può far a meno, è la sintesi dei nostri schemi mentali e della nostra etica, ma quanti errori, quanti litigi, quante amicizie finite ne conseguono??

GIUDICARE MENO, FORSE, E' LA RICETTA PER ABBATTERE I MURI, PER CONFRONTARSI MEGLIO CON GLI ALTRI, PER NON PERDERE AMICIZIE, ANZI PER TROVARE NUOVI AMICI ED APRIRSI ALLE PERSONE, ALLA VITA.

sabato 24 marzo 2007

La mafia, oggi, secondo me.



La mafia è l'esasperazione della prepotenza e dell'arroganza del Siciliano medio, che sconfina nell'illegale spesso disconoscendo le leggi e l'autorità genitrice, facendosene beffa ed assumendo come virtuoso l'infrangerle.
Non è possibile, infatti, tracciare facilmente il gradiente che separa un mafioso da un siciliano arrogante e prepotente, se non per il vissuto delittuoso e maculato del primo.
Pur essendo, tuttavia, diffuso il fenomeno mafioso, o forse sarebbe meglio parlare di "mentalità mafiosa" (in cui coabitano omertà-prepotenza-avidità), non mancano quanti Siciliani conducono una vita onesta evitando collusioni con la malavita, quanti restano sublimine e quanti sublimano la loro mafiosità nel piccolo.
Sta di fatto che la mafia di vecchio stampo, sanguinaria e bombarola si sta attenuando nella fenomenologia, ma resta sempre attiva in settori lucrosi, al nascosto dai riflettori: racket, appalti, edilizia, droga, prostituzione sono campi di maggiore e redditiva dedizione.
Tramontati i padrini di Corleone, adesso sta rimpinguando le giovani file affinandosi e specializzandosi (probabilmente adesso usa email al posto dei pizzini...), ma non per questo la si può dichiarare esaurita o estinta. Allo stato attuale il silenzio è rappresentativo di benessere e di prolificità indisturbata degli affari.
Anche se i rami principali sono stati potati, resta pronta a ricrescere su un tralcio profondamente radicato e saldo nella "matrice" Sicilia.
L'unico modo per uccidere questa Fenice, è scardinarla dal di dentro, ossia scardinare la civiltà dell'arroganza e della prepotenza che fa da background culturale (spesso unita alla miscela esplosiva di ignoranza e stereotipìe), e che purtroppo è figlia di una trasmissione atavica da far risalire, molto probabilmente, alla dominazione araba ed alla profusione di memi orientali nella Sicilia medioevale. Il termine mafia infatti probabilmente deriva da Mā Hias, "spacconeria", che sta in relazione con la spavalderia mostrata dagli appartenenti a tale organizzazione (da Wikipedia).
Ancora oggi, momento globalizzante ed omogeneizzante, questi memi tentano di resistere ma con difficoltà e, sembrano, destinati con rassegnazione a lasciare il posto alla genuinità dei giovani siciliani che nel frattempo sono cresciuti con il tatuaggio del sangue indelebile dei Martiri della mafia, rimbalzato migliaia di volte nei loro occhi, finalmente motivo di vergogna, e non più di vanto, di orgoglio spavaldo come il vecchio status mafioso riusciva a far credere, "plagiando" le malleabili menti dei giovani siciliani del dopoguerra; giovani siciliani che per studio o lavoro hanno abbandonato la Sicilia, si sono confrontati con tante realtà diverse e con quello che pensa il mondo della Sicilia, ritornando (in molti casi sì, in moltissimi no) e portando un soffio di aria fresca su un suolo arso troppe volte.
A loro è dedicata la speranza di un futuro sicuramente migliore, ma forse sempre lento rispetto alla "carovana" italiana; quanti altri eroi ci vorranno perchè lo Stato italiano si occupi veramente delle regioni più deboli ed in difficoltà?
Un giorno la mafia sparirà completamente, lasciando come cicatrice la delinquenza fisiologica di qualsiasi altro luogo abitato del mondo.